Esisteva un'elité? La risposta delle necropoli


L'esistenza di una distinzione dei ruoli all'interno della società terramaricola emerge anche dallo studio delle necropoli.
Durante gli scavi della Terramara Santa Rosa è stata indagata soltanto una minima porzione della necropoli, costituita da alcune urne cinerarie.

La necropoli della Terramara di Casinalbo in provincia di Modena, invece, è stata scavata in quasi tutta la sua estensione e sono state rinvenute numerose sepolture, le quali seguono esclusivamente il rito dell'incinerazione, tipico di tutta l'area terramaricola.
 


Terramara di Casinalbo - Tomba a incinerazione


Nella necropoli sono state localizzate inoltre alcune aree all'interno delle quali sono stati rinvenuti frammenti di ossa bruciate, ceramica e materiali metallici, tra i quali alcuni resti di armi spezzate ritualmente.
 


Terramara di Casinalbo - Urne e segnacoli 
 

Anche nell’adiacente area veneta sono state individuate grandi necropoli nei pressi di villaggi sviluppatisi tra il XVII e il XII secolo a.C.. Nel Veneto, a differenza della zona terramaricola, sono emerse sia sepolture di inumati (corpi sepolti), sia urne cinerarie: questo aspetto potrebbe porre in luce una possibile differenziazione sociale.

Una delle necropoli più famose è quella di Olmo di Nogara, nel veronese, dove i corpi maschili sepolti sono spesso accompagnati da un corredo costituito, principalmente da grandi spade e pugnali.
 


Olmo di Nogara - Sepoltura maschile


Questi corredi lasciano ipotizzare che potessero esistere membri della comunità che rivestivano ruoli sociali più importanti e che possedevano un potere politico e militare.
Lo studio dettagliato delle ossa, inoltre, ha fatto emergere la presenza di ferite e fratture da combattimento: le persone inumate, di certo, avevano vissuto eventi traumatici.
 

Le necropoli di Olmo di Nogara e di Casinalbo, dunque, sembrerebbero differenziarsi solo dal punto di vista del rituale funerario e non da quello dell'organizzazione della società.

Questi aspetti lasciano presupporre che, nel mondo terramaricolo e, perciò, anche a Santa Rosa, all'apice della società ci fossero i guerrieri, il cui status era definito dalla spada, l'elemento distintivo del loro rango.

L'ultima curiosità riguarda la figura femminile: accanto ai guerrieri esistevano anche donne che si differenziavano dalle altre per il rango più elevato. È stato possibile definire questo aspetto grazie al ritrovamento, nei villaggi e nelle necropoli, di oggetti preziosi appartenenti alla parure femminile, quali pendagli, spilloni, perle in pasta vitrea o ambra.

Si era venuto a definire, perciò, un intero ceto sociale costituito da famiglie che rivestivano il ruolo di prestigio nel villaggio.



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Aggiornato: 25/11/20