Conosciamo la figura del guerriero terramaricolo attraverso ciò che, principalmente, distingueva il suo
status: l'
equipaggiamento!
Come già anticipato nell'introduzione di questa rubrica, la scorsa estate, durante la consueta campagna di scavo presso la Terramara Santa Rosa, è avvenuta l'importante scoperta di una
punta di lancia in bronzo con immanicatura a cannone che, certamente, doveva costituire un'arma d'offesa.
L'eccezionale ritrovamento tuttavia non rappresenta l'unico strumento d'offesa rinvenuto a Santa Rosa nel corso delle più che trentennali indagini archeologiche: presso il nostro Museo, infatti, è conservata una spada, sulla quale gli archeologi hanno individuato tracce d'impatto e che, per questo motivo, si pensa possa essere stata usata per il combattimento.
Altri oggetti esposti nelle vetrine del Museo e potenzialmente presenti nell'equipaggiamento di un guerriero sono:
- asce ad alette che tuttavia non possiedono una connotazione esclusivamente bellica, in quanto venivano utilizzate anche per il disboscamento e per la lavorazione del legno
- diverse tipologie di pugnali
- numerose punte di freccia
Elementi dell'equipaggiamento del guerrierio terramaricolo,
conservati presso il Museo della Terramara Santa Rosa
Ad eccezione delle punte di freccia, prodotte quasi esclusivamente in selce e in osso, tutti gli altri oggetti sono in bronzo: come già raccontato in uno degli episodi della rubrica
#ALLASCOPERTADELMUSEO, che potrete trovare sulla
pagina Facebook del Museo, durante i più che trentennali scavi presso la Terramara Santa Rosa, sono stati trovati numerosi e preziosi oggetti in bronzo che attestano quanto la
metallurgia fosse un'attività strategica nella società terramaricola.
A Santa Rosa, sebbene non siano stati rinvenuti resti di strutture riconducibili all'attività metallurgica, come avvenuto invece presso altre terramare, la produzione di oggetti in metallo è comunque chiaramente attestata, grazie al ritrovamento di abbondanti scarti di lavorazione, resti di fusione, quali lingotti e barre, nonchè strumenti impiegati per la lavorazione stessa. Tutti questi reperti, in particolare, sono stati rinvenuti concentrati nell'area sud-ovest del villaggio.
Un'ultima curiosità: il guerriero terramaricolo disponeva, allo stesso modo dei combattenti centro-europei, del cavallo! Infatti a Poviglio sono stati trovati resti faunistici equini, lo studio dei quali ha permesso di comprendere come il possesso di questo animale fosse un'esclusiva della classe elitaria e come il cavallo fosse diventato, dunque, un vero e proprio
status symbol.
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Aggiornato: 25/11/20